Arianna Compostella

foto_AriannaArianna Compostella è una ricercatrice post-dottorato presso l’Università di Milano-Bicocca. Attualmente lavora al progetto “A technology-driven linguistic intervention for children with language and literacy weaknesses” sotto la supervisione della Prof.ssa Maria Teresa Guasti. In questo progetto, collabora con un team di ricerca multidisciplinare composto da ricercatori del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Milano-Bicocca e dell’i3Lab (Innovative, Interactive Interfaces Laboratory) del Politecnico di Milano. Insieme, sviluppano soluzioni tecnologiche innovative basate su solidi principi teorici della logopedia e della psicolinguistica per supportare i bambini con Disturbo Primario del Linguaggio (DPL). Il progetto utilizza la narrazione interattiva per rafforzare le abilità morfosintattiche dei bambini. Le storie vengono proposte attraverso due formati: un’applicazione web fruibile su tablet e la Magic Room, uno spazio immersivo e interattivo multisensoriale. Creando scenari dinamici, coinvolgenti e basati sul gioco, questo approccio favorisce lo sviluppo del linguaggio in modo naturale, divertente e immersivo.

Prima di arrivare all’Università di Milano-Bicocca, ha conseguito il dottorato di ricerca in Linguistica presso l’Università di Verona, sotto la supervisione del Prof. Denis Delfitto e della Prof.ssa Maria Vender. La sua tesi di dottorato è intitolata “Language and perception: Investigating linear and hierarchical implicit statistical learning across the visual, auditory, and tactile sensory domains”. Utilizzando il paradigma dell’Artificial Grammar Learning (AGL), ha dimostrato che l’apprendimento statistico sequenziale e la capacità cognitiva di formare rappresentazioni astratte gerarchiche ricorsive a partire da input ordinati e sequenziali operano insieme come processi di apprendimento complementari, presumibilmente guidati da un’unica strategia cognitiva di ordine superiore: ottimizzare il processing riducendo la complessità dell’input. Lo studio fornisce anche prove che queste abilità non sono specifiche del linguaggio, bensì capacità di tipo dominio-generale presenti in diverse modalità sensoriali, potenzialmente in interazione con il linguaggio attraverso modalità specifiche.

Durante il suo dottorato, è stata visiting research student presso il Centre for Language Evolution (CLE) dell’Università di Edimburgo, dove ha lavorato sotto la supervisione della Prof.ssa Jennifer Culbertson e del Prof. Simon Kirby.

Prima del dottorato, ha conseguito la laurea magistrale in Linguistica presso l’Università di Verona.

News

Prossimi Appuntamenti

febbraio 3, 2025
febbraio 10, 2025
  • BIL Seminar "What does atypicality really mean? Language acquisition in autism" - Mikhail Kissine febbraio 10, 2025 @ 2:00 pm - 3:00 pm U6, Sala Lauree, Terzo piano

    Abstract
    "Research on language in autism mostly explores delayed acquisition or atypical use, the reference point being language in non-autistic individuals. Such approaches focus on language disability, but somewhat downplay the acquisition routes that may be specific to autism. More specifically, typical language development is known to be intimately linked to socio-pragmatic, joint communicative experiences. Early-onset and life-long atypicality in the socio-communicative domain are core characteristics of autism, and likely explain why language onset is often significantly delayed in autistic children. However, it is also usually assumed that language trajectories in autism should be correlated with an increase of socio-communicative skills, such as joint attention. In this talk, I will review evidence that some autistic individuals may, in fact, acquire language in spite of persisting strong socio-communicative disabilities. I will also present new results that show that some autistic children are interested in language in and of itself, independently of its communicative function, and display enhanced sensitivity to the acoustic and structural properties of the linguistic input."

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